La #neolingua grillina

L

Leggo con estrema preoccupazione di come il MoVimento abbia [fornito ai giornali][1] un [vocabolario Grillino][1] che spiega come termini di utilizzo comune varino significativamente quando applicati al MoVimento stesso:

> … Quindi, abbiamo deciso, di riportarvela con i caratteri originali: “Per questa ragione è indispensabile che tutti voi giornalisti, redattori, caporedattori e direttori poniate la massima attenzione ad EVITARE PAROLE CHE NON APPARTENGONO ALLA REALTA’ DEL MOVIMENTO”. (testo scritto integralmente in rosso, ndr) (…)
> Parole come PARTITO e LEADER sono pertinenti alla politica tradizionale, quindi ALTRO da noi. Leader e partito sono dunque censurate. Guai a chi le usa. Poi c’è un messaggio che, a giudicare che dal carattere mastodontico e dal colore rosso, rientra nelle priorità dei seguaci di Grillo (preso da [qui][1])

Ma tutto questo, oltre a mandarmi brividi lungo la schiena, mi ricorda solamente una citazione presa direttamente da [Wikipedia][2] dello stesso concetto riproposto qualche decennio fa, che porta va il [nome di NeoLingua][2]:

> La neolingua (nell’originale Newspeak, ossia “nuovo parlare”) è una lingua artificiale artistica immaginata e descritta da George Orwell per il suo libro 1984.
> Fine specifico della neolingua non è solo quello di fornire, a beneficio degli adepti del Socing, un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero. Una volta che la neolingua fosse stata radicata nella popolazione e la vecchia lingua (archelingua) completamente dimenticata, ogni pensiero eretico (cioè contrario ai princìpi del partito) sarebbe divenuto letteralmente impossibile, almeno per quanto attiene a quelle forme speculative che derivano dalle parole. (preso da [qui][2])

Che dire, se non il solito, vecchio trito e ritrito (ma pare quantomai attuale): “**Estote Parati**”…

[1]: http://www.ilgiornale.it/news/interni/lultima-follia-dei-grillini-dettano-ai-giornalisti-851082.html
[2]: http://it.wikipedia.org/wiki/Neolingua

l'autore

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
Puoi trovare informazioni su di me ed i miei contatti sul mio sito personale, compresi i link a tutti i social, mentre qui mi limito a raccogliere da oltre quattro lustri i miei pensieri sparsi.
Buona lettura.

1 commento

  • Buongiorno Matteo, faccio notare che l’articolo del Giornale che ha linkato è del 29.10.2012, ed infatti cercando velocemente nel WEB vedo che la mail di cui si parla risale anch’essa al 29 ottobre 2012.

    Si tratta quindi di un comunicato talmente datato da essere stato superato ampiamente dal corso degli eventi. Tra l’altro un comunicato dell’Ufficio Stampa dei 5 Stelle di Milano, non di Grillo o del nazionale.

    Si dice:

    “Parole come PARTITO e LEADER sono pertinenti alla politica tradizionale, quindi ALTRO da noi. Sono parole incompatibili e fuorvianti rispetto alla nostra realtà di partecipazione e condivisione (…) Grillo è il megafono al nostro servizio e non il nostro leader..”

    Sappiamo bene come invece lo stesso Grillo dopo le elezioni si sia definito “Leader del Movimento”… chissà cosa ne pensano i 5 stelle di Milano.

    Il comunicato effettivamente è piuttosto ridicolo nelle sue pretese di dettare la terminologia corretta, ed altrettanto inefficace visto che a 2 anni di distanza nessun giornale si è adeguato a queste “direttive”. A dir la verità un po’ fanno tenerezza.

    Comunque più che Orwell ci vedrei il nostro Manzoni e le sue “grida”…

    Che ne pensa?

Matteo Flora

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