Referendum autonomia Lombardia: hacker trova dati e codici online…

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Per giorni, forse per mesi, codici, certificati, chiavi, software, configurazioni, strutture di Database del Referendum in Regione Lombardia sono stati lasciati online incustoditi ed accessibili a chiunque da Smartmatic, l’azienda che dovrebbe presiedere anche alla loro sicurezza.

Una quantità di informazioni che Smartmatic e Regione [si sono rifiutati di dare tramite FOIA] a al Centro Hermes e a [Fabio Pietrosanti](http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/10/19/news/ilcaso_l_associazione_degli_ingegneri_protesta_per_l_accesso_negato_ai_dettagli_tecnici_su_lla_tutela_dei_dati_sensibi-178667938/) ma non ha avuto problemi a lasciare in parte importante Online accedibili da chiunque su server non protetti in alcun modo.

Ne parlo oggi [dalle pagine del Corriere della Sera](http://www.corriere.it/tecnologia/cyber-cultura/17_ottobre_19/referendum-autonomia-lombardia-hacker-trova-dati-codici-online-smartmatic-067bafc2-b4e1-11e7-aa01-fc391f169342.shtml) con la bravissima Martina Pennisi.

Estote Parati…

l'autore

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
Puoi trovare informazioni su di me ed i miei contatti sul mio sito personale, compresi i link a tutti i social, mentre qui mi limito a raccogliere da oltre quattro lustri i miei pensieri sparsi.
Buona lettura.

1 commento

  • Mail mandata il 23 Ottobre ai principali quotidiani nazionali.
    Buongiorno, mi chiamo Guido Filippini e scrivo da Brescia.
    Sto seguendo alla tv su Raitre lo speciale Tgr sul referendum in Lombardia. Devo segnalare ciò che ho visto intorno alle 00,10.
    Un giornalista chiede ad un presidente di seggio di mostrargli la procedura di chiusura del voto. Il presidente digita un Pin sul tablet e questo emette uno scontrino con i risultati finali. Votanti 1, SI 1, NO 0.
    Il presidente spiega che c’è stato un solo votante poiché la postazione era dedicata ai disabili. Ora, né il giornalista né alcuno dei presenti in studio ha fatto notare che così si è infranta la segretezza del voto, in quanto le generalità dell’unico votante erano ovviamente note al personale del seggio, così come ciò che ha votato. Ciò non sarebbe sicuramente accaduto con la scheda cartacea, che sarebbe stata deposta nell’urna comune e scrutinata assieme a tutte le altre, conservando così la riservatezza sul voto espresso.
    Mi sembra un fatto gravissimo che sentivo il bisogno di segnalare a qualcuno.
    Grazie per l’attenzione.

    Guido Filippini.

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
Puoi trovare informazioni su di me ed i miei contatti sul mio sito personale, compresi i link a tutti i social, mentre qui mi limito a raccogliere da oltre quattro lustri i miei pensieri sparsi.
Buona lettura.